TRIESTE – L’Autorità garante della concorrenza ha autorizzato MSC (tramite Til Terminal Investment Limited) ad acquisire il controllo esclusivo di Trieste marine terminal.
L’operazione si realizzerà attraverso la cessione a CSMI (o ad altra società del gruppo TIL che sarà nominata) di una quota pari al 30% del capitale di TMT, attualmente detenuta da TO Delta della famiglia Maneschi. In tal modo, il Gruppo MSC (Mediterranean shipping company della famiglia Aponte) verrà a detenere l’80% del capitale sociale di TMT, mentre il restante 20% resterà nelle mani di TO Delta.
“I soci, condividendo una visione comune e di lungo periodo, hanno inoltre confermato gli incarichi alla società T.O. Delta spa che esprime l’attuale management” si legge in una nota stampa.
Nel 2022, Trieste Marine Terminal ha movimentato 733.053 Teu (+15.8% rispetto al 2021), con un andamento confermato anche nei primi mesi del 2023 “forte della joint venture tra i due soci e degli investimenti previsti per il rafforzamento del Molo VII che prevedono l’ampliamento della superficie di banchina e l’acquisto di nuove gru di banchina e di piazzale”.
Con sede a Ginevra, in Svizzera, Terminal Investment Limited (Til) è stata fondata nel 2000 ed è parte del gruppo MSC. TiL è una delle società terminalistiche più grandi e geograficamente diversificate su scala globale, operando con 70 terminal in 5 continenti, lungo le principali rotte marittime del mondo.
Nel quadro del nuovo piano di sviluppo del Porto di Trieste, l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Adriatico Orientale e TMT hanno sottoscritto, nel luglio 2022, un “accordo di indirizzo procedimentale”. Tale accordo, nel prevedere un piano integrativo di interventi di ristrutturazione e riammodernamento del terminal container in concessione a TMT, ha abrogato la previsione contenuta nell’articolo 1 della concessione che stabiliva che TO Delta avrebbe dovuto comunque mantenere un’influenza determinante sulla concessionaria TMT. Il nuovo articolo 1 prevede che l’eventuale acquisizione del controllo di TMT sia previamente comunicata all’Autorità di Sistema Portuale del Mar Adriatico Orientale, che potrà formulare osservazioni entro un termine prestabilito.

Via libera dell’Antitrust anche all’acquisizione del controllo esclusivo di Rimorchiatori Mediterranei – che a Trieste controlla il 50% di Tripmare con l’altro 50% in mano alla Ocean della famiglia Cattaruzza – da parte di SAS (Shipping Agencies Services) , con l’acquisto del 100% delle quote di capitale attualmente detenute da Rimorchiatori Riuniti e Riviera.
SAS, società holding di diritto lussemburghese, appartiene al Gruppo MSC. Rimorchiatori Mediterranei è una società a capo di un gruppo attivo nella fornitura di servizi di rimorchio portuale in Italia e all’estero, nonché, in modo residuale, nella prestazione di servizi di rimorchio-trasporto, assistenza e soccorso, servizi off-port e servizi ecologici, quali il servizio di recupero e antinquinamento. La società è controllata congiuntamente da Rimorchiatori Riuniti e, tramite Riviera, da DWS Alternatives Global Limited3; quest’ultima è l’unico gestore dei fondi Pan-European Infrastructure II.
Secondo l’Autorità garante, “… l’operazione non darà luogo ad alcuna sovrapposizione orizzontale e si risolverà nella sostituzione di un operatore con un altro nei porti dove RM attualmente offre il servizio di rimorchio portuale. Peraltro, nella maggior parte di tali porti la concessione è in corso di riaffidamento o verrà a scadenza nel giro di 2-4 anni. L’Operazione non appare dunque idonea a sollevare preoccupazioni di natura concorrenziale sul mercato del servizio di rimorchio portuale”.