TRIESTE – Dopo i dati positivi del porto di Trieste, anche Capodistria conferma il trend di crescita e prevede un 2023 con aumento dei traffici, nonostante la situazione politica ed economica internazionale “difficile”.
Tra gennaio e settembre di quest’anno Luka Koper, società di gestione dello scalo sloveno, segnala una movimentazione di 17,5 milioni di tonnellate con un +11% rispetto allo stesso periodo del 2021. Il traffico container è aumentato del 3% a 781mila Teu, mentre cresce del 20% la movimentazione di automobili, che supera le 567mila unità. Questo dato segnala anche la possibilità che a breve termine lo scalo risulti in difficoltà a gestire il flusso, tanto da lasciare spazio di crescita al porto di Monfalcone, che si sta già attrezzando in merito.
Decolla il fatturato netto, così come previsto e cresciuto anche grazie agli introiti degli stoccaggi: 233,7 milioni di euro e +39% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
Crisi energetica, guerra in Ucraina, strascichi della pandemia e altre condizioni difficili per il 2023 non sembrano poter fermare la crescita anche il prossimo anno. Luka Koper, infatti, prevede di raggiungere i 23,3 milioni di tonnellate complessive, con un aumento del 2% rispetto al 2022. Un segno positivo su tutti i settori merceologici (escluse le rinfuse liquide), che dovrebbe portare a 1.089.000 Teu i container, con un aumento del 5% rispetto al 2022, consentendo al porto di Capodistria di mantenere la leadership tra i porti dell’Adriatico.
Nel 2023, il trasbordo di autovetture dovrebbe raggiungere i 760.000 veicoli, con un aumento dell’1% rispetto al 2022, soprattutto a causa dell’incertezza che caratterizza , il mercato automobilistico, con interruzioni delle supply chain, congestione del traffico marittimo e altre variabili. Nel 2023, il Gruppo Luka Koper intende stanziare 14,5 milioni di euro per progetti di sviluppo sostenibile (il 24,7% degli investimenti totali previsti).