TRIESTE – A iniziare dall’anno in corso e fino al 2028 il porto di Capodistria sarà interessato da 785 milioni di euro di investimenti.
Quattro i punti sui quali si focalizzeranno gli interventi: aumento delle capacità infrastrutturali, l’introduzione del concetto di smart port, un organigramma adeguato e attenzione ai servizi di trasporto.
Il tutto con particolare attenzione alla transizione energetica e in particolare alla costruzione di infrastrutture per fornire elettricità alle navi in banchina. Destinato a proseguire anche il processo di trasformazione digitale, che mira ad automatizzare e ottimizzare i processi chiave.
In linea con la strategia del Gruppo, inoltre, Luka Koper manterrà il modello di porto polifunzionale, considerato uno dei principali vantaggi competitivi dello scalo.
La previsione è contenuta nel report per l’attività del 2023, che ha recentemente confermato i dati preliminari resi noti a gennaio.
Lo scorso anno Luka Koper (società di gestione dello scalo) ha chiuso con 312,8 milioni di euro di ricavi, pareggiando il livello di fatturato raggiunto nel 2022.
Nel 2023 sono stati raggiunti volumi di movimentazione record in entrambi i gruppi di merci strategiche, container (1.066.093 Teu con un +5%) e automobili (916.728 unità con un +14%), nonché al terminal passeggeri, nel terminal reefer e nel terminal per rinfuse liquide.
Il report conferma che l’anno scorso il 48% delle merci è stato trasportato su strada e il 52% su rotaia, con un aumento del 2% per il trasporto su gomma.