TRIESTE – La Regione Friuli Venezia Giulia ha ottenuto un finanziamento europeo per la progettazione del nuovo raccordo ferroviario tra Porto Nogaro e l’asse Trieste-Venezia.
Lo ha ricordato oggi l’assessore regionale alle Infrastrutture, Cristina Amirante, in visita ai cantieri avviati dalla stessa Regione per migliorare la viabilità a servizio dello scalo.
Il progetto del nuovo raccordo ferroviario sarà al 50% e si aggiungerà all’impegno finanziario dell’amministrazione regionale. «Grazie a questo intervento – ha spiegato l’assessore – il nuovo tracciato ferroviario che collegherà la via navigabile e la dorsale ferroviaria nazionale verrà ricollocato al di fuori del centro abitato di San Giorgio di Nogaro, che attualmente è attraversato dalla linea ferroviaria per il trasporto delle merci, evitando i significativi impatti sul tessuto abitativo della zona». Il progetto sarà approvato entro l’anno.
Nel frattempo sono stati aperti cantieri per 3 milioni di euro, allo scopo di modificare l’accesso al porto incrementandone la sicurezza, consentire ai mezzi pesanti in entrata ed in uscita di sostare in attesa dell’espletamento delle pratiche doganali e rendere autonoma e accessibile la palazzina servizi che ospita gli uffici doganali. Il tutto, evitando il transito degli utenti attraverso il varco, come avviene attualmente. Il termine dei lavori è previsto tra giugno e settembre di quest’anno.
L’assessore Amirante che ha visitato l’area di Porto Nogaro e ha fatto il punto sullo stato di avanzamento degli interventi, assieme al sindaco di San Giorgio di Nogaro Pietro Del Frate, ai rappresentanti del Terminal Porto Nogaro (Tpn) e del Cosef, il Consorzio di sviluppo economico per l’area del Friuli che ha in carico le opere infrastrutturali in corso di realizzazione. Tra queste figurano la realizzazione di una nuova rotatoria di accesso a Porto Margreth tra via Fermi e via Meucci; la realizzazione di un parcheggio esterno a Porto Margreth limitrofo all’accesso al porto; il rifacimento del varco di ingresso e la sostituzione delle garitte.
Le opere, in realtà, risultano di primaria importanza anche per le ricadute positive sull’intera zona industriale dell’Aussa Corno e sul traffico merci che trova in questa area un punto logistico altamente strategico.