TRIESTE – Si è tenuta ieri nella sede dell’Autorità di Sistema Portuale veneziana la firma dell’accordo per il trasferimento tecnologico che consentirà alla port community di implementare la piattaforma digitale già in uso con successo al porto di Livorno.
L’accordo permetterà all’Ente di dotarsi di un nuovo sistema interoperabile con la port community – operativo entro fine dicembre – dedicato alla condivisione delle informazioni sulle procedure doganali. L’implementazione, resa possibile da fondi PNRR, mette a disposizione alcuni moduli a servizio degli operatori portuali, in particolare quelli relativi alla gestione dei manifesti merci in partenza e arrivo. Nel corso del 2025, in sinergia con la port community, il PCS sarà ulteriormente potenziato con lo sviluppo e l’integrazione di moduli aggiuntivi.
Il Port Community System (PCS) è una piattaforma digitale che condivide e semplifica i flussi informativi e logistici collegati alle operazioni di importazione ed esportazione della merce. Il nuovo software permetterà la condivisione di dati con agenzie marittime, autotrasportatori, Capitaneria di Porto, Guardia di Finanza, spedizionieri merce e nave, terminal, uffici delle dogane.

«La digitalizzazione dei processi è uno degli assi di sviluppo individuati dall’Autorità di Sistema Portuale per efficientare i processi e potenziare la collaborazione tra operatori. Grazie all’accordo appena siglato potremo aggiornare i nostri sistemi con una piattaforma in grado di offrire un unico punto di ingresso e un repository delle informazioni e dei servizi a disposizione di tutta la port community. Questo nuovo strumento – ha spiegato il presidente dell’Authority di Venezia, Fulvio Lino Di Blasio – potrà migliorare la competitività degli scali e rafforzare il lavoro di squadra tra tutti i soggetti coinvolti».
«L’accordo firmato stamani testimonia la bontà della scelta strategica effettuata dall’AdSP nel 2011 con la messa a punto di un moderno ed efficiente strumento di gestione dei flussi informativi, un modello che ha innescato un deciso cambiamento nelle modalità di condivisione dei dati tra gli attori coinvolti. Ci fa piacere constatare – ha commentato il presidente dell’Autorità di sistema portuale del Mar Tirreno settentrionale, Luciano Guerrieri – come il nostro PCS sia ormai considerato un modello di riferimento a livello nazionale, tanto da essere stato adottato in Sardegna, Campania e ora anche a Venezia. Continueremo a lavorare per migliorare le funzionalità di questo strumento, che rappresenta un servizio ad alto valore aggiunto per tutta la comunità portuale».
“Siamo orgogliosi – ha aggiunto il Segretario generale dell’Authority di Venezia, Antonella Scardino – di aver dato inizio ad un percorso, quello di adozione del PCS doganale, voluto da anni dalla nostra comunità portuale lagunare, che porterà efficienza e innovazione nella gestione dei nostri processi aumentando il livello di competitività del nostro porto. Grati ai colleghi e in particolare al Segretario Generale di Livorno per la disponibilità e la collaborazione dimostrata fin da subito che ci permette e permetterà di riutilizzare “valore creato” tra le amministrazioni come auspicato dalle linee guida Agid per la PA. Consapevoli che la trasformazione digitale richiederà di essere uniti con determinazione, come comunità portuale, per raggiungere risultati sempre più competitivi sul mercato internazionale».