TRIESTE – Una manovra concreta per riportare il traffico containerizzato attraverso il Canale di Suez e un segnale di apertura alla cooperazione con l’industria marittima italiana.
L’Autorità del Canale di Suez (SCA) ha annunciato l’introduzione di uno sconto del 15% sui diritti di transito per le portacontainer con stazza netta (SCNT) pari o superiore a 130.000 tonnellate, sia in carico che in zavorra. La misura, contenuta nella Circolare n. 3/2025, sarà valida dal 15 maggio al 13 agosto 2025, per un periodo di 90 giorni.

Contestualmente, il presidente dell’Authority, ammiraglio Ossama Rabiee, ha ricevuto l’ambasciatore d’Italia in Egitto, Michele Quaroni, per discutere nuove opportunità di collaborazione bilaterale. Oltre al rilancio delle rotte commerciali, al centro dell’incontro ci sono stati anche temi di manutenzione e riparazione navale, con la disponibilità egiziana a coinvolgere aziende italiane specializzate.

L’ambasciatore Quaroni ha anche sottolineato l’interesse per la crescita del turismo marittimo e la promozione del transito di imbarcazioni da diporto italiane attraverso Suez, con soste nelle marine gestite dall’Authority, come alternativa al Capo di Buona Speranza.
La visita si è conclusa con una tappa al Museo del Canale di Suez e alla marina per yacht di Ismailia, rafforzando il messaggio di apertura della SCA a partnership internazionali mirate, con potenziali ricadute positive anche per il sistema logistico e cantieristico dell’Alto Adriatico.

Lo sconto per l’attraversamento del Canale si applicherà automaticamente alle navi idonee in entrambe le direzioni, senza necessità di richiesta preventiva, né documentazione integrativa, e sarà calcolato sui diritti standard ufficiali, comprensivi di supplementi per livelli container. La SCNT considerata sarà quella di base, al netto di dotazioni temporanee.
La decisione segue una fase di stabilizzazione progressiva nel Mar Rosso e nello Stretto di Bab al-Mandab, dopo mesi di instabilità geopolitica e gravi interruzioni dei flussi marittimi. L’obiettivo, ha spiegato la SCA, è incentivare il ritorno delle grandi compagnie di navigazione sul canale egiziano, rispondendo direttamente alle istanze degli armatori.