TRIESTE – IKEA Supply Chain Operations ha identificato nelle soluzioni intermodali uno dei modi per ridurre le sue emissioni di carbonio nei trasporti del 70% e dell’80% le emissioni di gas serra nelle operazioni logistiche.
Lo ha spiegato di recente Elisabeth Munck af Rosenschöld, Head of Sustainability di IKEA Supply Chain Operations.Per raggiungere questi obiettivi, IKEA sta collaborando con i suoi partner per spostare sempre più merci dalle strade alla ferrovia, allo short sea e alle chiatte. Per IKEA, il 4,3% dell’impronta climatica totale della catena del valore del marchio deriva dal trasporto dei prodotti. Nel 2021, l’impronta climatica per il trasporto dei prodotti è diminuita in termini assoluti del 2,8% rispetto al 2017.
Con la crescente urbanizzazione, i nuovi formati dei negozi, le nuove capacità di vendita come l’e-commerce e i comportamenti dei clienti in rapida evoluzione, la domanda di prodotti per l’arredamento della casa è in aumento. “Ma la domanda e la risposta essa devono essere sostenibili ed efficaci a lungo termine” afferma IKEA. Quindi l’azienda sta ripensando a tutto: i materiali utilizzati per realizzare i prodotti, il consumo di energia nelle operazioni, il modo in cui i prodotti vengono trasportati attraverso la catena di approvvigionamento per continuare a crescere, ma nel rispetto del pianeta.
Lo scopo delle iniziative è quello di risparmiare l’uso di energia e combustibili e migliorare l’efficienza. Per questo motivo, IKEA collabora con corrieri e centri di distribuzione per aumentare il numero di merci trasportate per mare. Nel 2021, IKEA ha unito le forze con diverse aziende globali, anche attraverso la piattaforma collaborativa Cargo Owners for Zero-Emission Vessels, facilitata dall’Aspen Institute. Si tratta di una dichiarazione attraverso la quale gli acquirenti di trasporti globali desiderano per i loro prodotti spedizioni a zero emissioni di carbonio, con impegni per la decarbonizzazione in rapida accelerazione. Firmando il documento, IKEA mira a spedire merci solo su navi a emissioni zero entro il 2040. «Accrescendo lo sviluppo di soluzioni intermodali, possiamo ridurre drasticamente l’uso di combustibili fossili e ridurre le emissioni delle nostre operazioni» ha spiegato Elisabeth Munck.