TRIESTE – Il più grande progetto per il trasporto e lo stoccaggio di anidride carbonica nei Paesi Bassi ha ricevuto il via libra dal Consiglio di Stato.
Porthos – partnership tra l’Autorità portuale di Rotterdam, Gasunie ed EBN – sta sviluppando un progetto per trasportare la CO₂ dall’industria nel porto di Rotterdam e immagazzinarla in giacimenti di gas vuoti, sotto il Mare del Nord.
I Paesi Bassi hanno obiettivi climatici chiari: le emissioni di gas serra devono essere ridotte di almeno il 55% nel 2030 rispetto al 1990. Nel 2050, i Paesi Bassi devono essere climaticamente neutri.
Un modo per raggiungere gli obiettivi è quello di catturare e immagazzinare CO₂ (Carbon Capture and Storage, in breve CCS).
Il Consiglio di Stato olandese ha concluso nei giorni scorsi che la ricerca ecologica ha dimostrato l’assenza di effetti significativi sulle vicine riserve naturali. La decisione finale sull’investimento è ora in fase di preparazione da parte di Porthos. L’obiettivo è iniziare la costruzione nei primi mesi del 2024.
Circa 2,5 milioni di tonnellate di CO2 ogni anno saranno presto immagazzinate in modo permanente. Allo stesso tempo, l’industria sta lavorando alla transizione verso processi basati su energia rinnovabile e materie prime. La costruzione del sistema Porthos richiederà circa due anni, in modo da renderlo operativo dal 2026.
Per una parte dell’industria, la CCS è attualmente il modo più veloce per ridurre sostanzialmente le emissioni di CO2 nell’atmosfera a costi relativamente bassi.
Circa il 14% delle emissioni di anidride carbonica nei Paesi Bassi avviene nell’area portuale di Rotterdam, il che rende estremamente importante il contributo della regione agli obiettivi climatici nazionali.