TRIESTE – La riforma della governace dei porti dovrà rispettare le autonomie locali e la speranza di continuità con l’esperienza D’Agostino.
Questo il pensiero di Massimiliano Fedriga, presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, intervenuto oggi a Trieste al convegno Risorsa Mare.
Rispondendo alle domande dei media, Fedriga ha commentato le ipotesi di riforma della legge sui porti, che lascia aperte molte porti sia sulle nuove forme di governance delle Authority, che su eventuali nuovi soggetti per garantire una regia nazionale al settore.
«Vediamo di cosa si tratta. Penso che una regia vada bene, ma all’interno di un quadro di autonomia dei singoli porti che hanno peculiarità diverse. Il porto di Trieste, ad esempio, vive principalmente di rapporti internazionali e di export, quello di Genova principalmente di traffico nazionale. La parte infrastrutturale è fondamentalmente diversa. C’è dentro tutto il rapporto con i territori, la parte di Interporti dove, ad esempio, la Regione FVG attraverso Friulia ha la maggioranza. Non si può pensare – ha risposto Fedriga – che il rapporto sia qualcosa di unico a livello nazionale. Che ci sia una regia importante per un sistema Italia che si muove insieme, ma all’interno di quadro di forte autonomia delle singole Autorità».
Le ipotesi di riforma potrebbero avere un impatto diverso sull’Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico orientale, dove la presidenza D’Agostino (in scadenza a fine 2024) non si potrà ripetere con le regole attuali. In caso però le Authority assumessero forma diversa o venissero create realtà nuove (Agenzia? Authority di diverso livello?), il nome di D’Agostino potrebbe tornare in gioco.
«La scadenza, fortunatamente, non è immediata, perché penso che D’Agostino abbia fatto un ottimo lavoro al porto di Trieste e a Monfalcone. Penso che la capacità sia stata quella di fare squadra tra le istituzioni e l’Autorità di sistema portuale. Su questo andiamo avanti – ha detto Fedriga – e poi a tempo debito faremo le nostre considerazioni assieme al Governo. Perché sarà il Governo a proporre l’intesa con la Regione».
Un’intesa che dovrà appunto avvenire alla fine del prossimo anno, quando il mandato di D’Agostino sarà in scadenza.
«Su quello mi auguro che possa esserci continuità con l’esperienza D’Agostino, che sicuramente ha fatto crescere il porto e dato opportunità a tutto il territorio» ha concluso Fedriga.