TRIESTE – Potrebbe arrivare entro dicembre una prima svolta per l’annosa vicenda dei dragaggi al Porto di Monfalcone.
La Commissione consiliare competente, oggi a Trieste, ha dato parere favorevole a all’assestamento di bilancio che prevede la disponibilità di 660mila euro per l’istituzione di un Ufficio speciale che si occupi degli escavi nei porti e nelle aree interessate nella regione Friuli Venezia Giulia.
L’iter dovrebbe quindi essere in discesa per quanto disegnato dall’assessore all’Ambiente, Fabio Scoccimarro, prono a proporre la nomina di un Commissario per gestire, in primis, la questione relativa al Porto di Monfalcone. L’istituzione dell’Ufficio prevede uno stanziamento di 60mila euro per l’anno in corso e di 300mila euro per il 2022 e per il 2023. Le spese previste sono comprensive delle consulenze tecniche. Ad essersene interessati saranno anche i porti di San Giorgio di Nogaro e Marano Lagunare.
L’intenzione è quella di velocizzare le procedure e di evitare che un iter accelerato metta a rischio i funzionari con magistratura ordinaria e Corte dei conti, a causa di divergenze interpretative delle norme, già verificatesi in passato. Un Commissario non sarebbe esente da tali rischi, ma avrebbe il vantaggio di potersi occupare in esclusiva della questione.  La decisione è stata contestata dai consiglieri di opposizione, che hanno chiesto cosa farebbe un Ufficio speciale, che non possa essere svolto da un funzionario regionale. Per la sua istituzione – ha spiegato l’assessore – sono state coinvolte tutte le istituzioni, inclusi magistratura, prefetti, autorità portuali e carabinieri, perché si tratta di tre siti interessati, direttamente o meno, da provvedimenti di sequestro, e con quei soggetti si è condiviso tale un modus operandi. Le tipologie di intervento del commissario sono molto differenziate, non limitate al dragaggio e di supporto alla struttura regionale. Nell’operazione, la Regione potrà avvalersi del Consorzio di sviluppo economico della Venezia Giulia (Coseveg) e del Consorzio di bonifica Pianura friulana (Cbpf).