TRIESTE – Alla fine l’accordo si farà: dopo una serie di annunci e ipotesi, la Germania ha autorizzato la compagnia di Stato cinese Cosco ad acquisire il 24,9% della società di gestione del terminal container di Tollerort nel porto di Amburgo.
Nel dettaglio, il governo tedesco ha approvato l’acquisizione della partecipazione di minoranza in HHLA Container Terminal Tollerort GmbH (CTT), da parte della società cinese COSCO Shipping Port Limited (CSPL). Il tutto però, dettando alcune condizioni, dopo che già nei mesi scorsi lo stesso Governo aveva imposto lo stop all’accordo siglato un anno fa, che prevedeva il 35% a favore di Cosco.
Secondo il ministero dell’Economia tedesco, la riduzione della quota al 24,9%, consente di passare da una partecipazione strategica ad una finanziaria. Il compromesso, già ipotizzato nei giorni scorsi, ha lo scopo di ridurre le critiche piovute sul Cancelliere tedesco Olaf Scholz, accusato di essere troppo favorevole a investimenti cinesi su strutture strategiche per la Germania ma anche per l’Europa.
HHLA e CSPL avevano firmato un accordo nel settembre 2021 secondo il quale la compagnia cinese avrebbe acquisito una quota di minoranza del 35% in Container Terminal Tollerort. La vendita delle azioni era soggetta all’approvazione del governo ai sensi della legge sugli investimenti. Sebbene entrambe le società abbiano immediatamente presentato i documenti necessari al Ministero Federale dell’Economia, il processo di revisione si è protratto fino al 2022. Ad agosto, HHLA e CSPL avevano concordato una proroga del termine fino al 31 ottobre per portare a conclusione il procedimento.
Le preoccupazioni per un ingresso della Cina in Germania, dove peraltro è già ben presente, vengono ridimensionate dai vertici di HHLA (Hamburger Hafen und Logistik AG). Queste almeno le intenzioni di Angela Titzrath, presidente del Comitato esecutivo: «Apprezziamo che una soluzione sia stata trovata in colloqui obiettivi e costruttivi con il governo federale. Il nostro partner cinese di lunga data COSCO Shipping Ports Limited può acquisire una quota di minoranza inferiore al 25% nella società operativa di Container Terminal Tollerort (CTT) GmbH ad Amburgo, alle condizioni imposte dal governo federale. Negozieremo un corrispondente adeguamento dell’accordo con CSPL nel prossimo futuro. A seguito della necessaria revisione degli investimenti, come richiesto per l’acquisizione di azioni da parte di società di paesi non UE, ora abbiamo un risultato che rafforza la redditività futura di HHLA e assicura posti di lavoro nel porto di Amburgo. Vogliamo continuare a sviluppare con successo il rapporto commerciale con COSCO, che esiste da 40 anni. Né CTT, né HHLA, né il porto di Amburgo saranno venduti alla Cina. HHLA rimarrà una società quotata e indipendente – specifica la presidente Titzrath – con la Città Libera e Anseatica di Amburgo come azionista più importante».
Sempre secondo HHLA – che a Trieste ha in concessione la Piattaforma logistica dalla quale dovrebbe prendere forma il Molo VIII, futuro terminal container in concorrenza con il vicino Molo VII – con l’investimento cinese, il terminal di Amburgo diventerà un hub privilegiato per il traffico dal Far East. HHLA manterrà il controllo esclusivo su tutte le decisioni principali. COSCO non riceverà alcun diritto esclusivo sul terminal, che rimarrà aperto ai container di tutti i clienti. «Inoltre, CSPL non ha accesso al know-how strategico e i dati IT e di vendita rimangono di esclusiva responsabilità di HHLA. La legge tedesca continuerà ad applicarsi in tutte le questioni» sottolinea ancora Angela Titzrath.
Insomma HHLA ci tiene a specificare che la cooperazione con COSCO non crea dipendenze unilaterali. Al contrario: rafforzerebbe le supply chain, assicurando posti di lavoro e promuovendo la creazione di valore in Germania.
Ma i commenti si spingono più in là della risposta a chi si dice preoccupato di cedere asset strategici europei alla Cina. «Non chiudiamo gli occhi sulle violazioni dei diritti umani e sull’oppressione delle minoranze, indipendentemente dal Paese. Le differenze, per quanto ampie, possono essere risolte – conclude Titzrath – solo attraverso il dialogo e il rispetto reciproco. Si può ottenere di più lavorando insieme che lavorando l’uno contro l’altro. La soluzione ai grandi problemi che l’umanità deve affrontare, a cominciare dalla protezione del clima, non può avere successo senza la Cina. Anche una buona cooperazione nella logistica aiuta».
Quanto accaduto nell’ultimo anno ad Amburgo potrebbe essere la copia – su scala decisamente maggiore – di quanto potrebbe succedere nei prossimi anni a Trieste. HHLA sta attualmente gestendo, con successo, la Piattaforma logistica, ma è attesa a nuovi investimenti che dovrebbero dare vita alla prima fase del Molo VIII. Una volta realizzata l’opera però, da dove arriverà il traffico? La domanda potrebbe avere un risposta proprio in Cosco, anche se, al momento, si tratta solo di una delle ipotesi che circolano già dai mesi successivi alla concessione firmata da HHLA.