TRIESTE – La ACI-Gitone ha chiesto le ultime autorizzazioni per dare il via ai lavori del nuovo marina nel centro di Fiume.
La società croata è titolare di una concessione demaniale marittima (106mila metri quadrati) della durata di 30 anni, per un investimento da circa 50 milioni di euro, la realizzazione di 230 posti barca e 1a creazioni di 130 posti di lavoro.
Un salto in avanti per il turismo dell’intero territorio che Porto Baros (questo il nome del porticciolo) dovrebbe essere in grado di dare grazie alla posizione strategica e all’offerta integrata della nuova struttura.
Collocato sulle Rive della città, a ridosso del terminal container di Brajdica, è frutto di una joint venture pubblico-privata tra la statale ACI Marina e la Gitone Kvarner.
Le ipotesi di lavoro, anche secondo gli ultimi dati raccolti dai media croati, ritengono verosimile che il 2025 veda la conclusione della parte a mare, mentre nel 2026 si dovrebbero veder realizzate anche gli edifici a terra, con spazio per circa 500 posti macchina, dei quali circa la metà al coperto.
La società ha pubblicato un bando per assegnare i servizi a terra e comunque raccogliere altri soggetti privati interessati a sviluppare il progetto, che dovrebbe porsi all’avanguardia tra i porti turistici del Mediterraneo.
L’obiettivo è quello di iniziare a sfruttare la stagione turistica del 2025, mettendo a disposizione delle imbarcazioni ospitate (tra i 12 e 30 metri), ormeggi in piena sicurezza, gru da 32 tonnellate e un nuovo frangiflutti da 80 metri.