TRIESTE – Gli indicatori finanziari del Gruppo Luka Koper nel 2021 sono stati leggermente inferiori a quelli raggiunti nel 2020.
Lo comunica in una nota il Gruppo, che segnala però 228,4 milioni di euro di ricavi netti, con un +9% rispetto al 2020. In diminuzione, invece, l’utile ante interessi e tasse (EBIT) a 31,3 milioni di euro (-6% rispetto all’anno precedente). In leggero calo anche l’EBITDA (utile prima degli interessi, delle imposte, degli ammortamenti e delle svalutazioni), che nel 2021 si è fermato a 61,2 milioni di euro, inferiore dell’1% rispetto al 2020. Si tratta di cali che erano stati messi in preventivo e che risultano addirittura migliori di quanto pianificato.
Nel 2021, il costo del lavoro è stato di 87 milioni di euro, un +10% per cento rispetto al 2020. L’aumento è stato attribuito al maggior numero di dipendenti, ai pagamenti più elevati per le prestazioni di lavoro con l’adeguamento dei salari all’inflazione. Al 31 dicembre 2021, Luka Koper aveva 1.738 dipendenti, mentre al 31 dicembre 2020, 1.698.
La nota ricorda anche che nel 2021 il Gruppo Luka Koper ha continuato il ciclo di investimenti, dedicato soprattutto all’espansione delle strutture portuali. Ciononostante, rispetto al 2020 anche questa voce è in calo con un -23%. Nel 2022, come già annunciato, gli sforzi si concentreranno sulla realizzazione di nuove aree per lo stoccaggio a servizio delle banchine. Nonostante le difficoltà legate alla pandemia da Covid-19, conclude Luka Koper, alla fine del 2021 il terminal container ha battuto il precedente record di movimentazione di 988.501 Teu, con un totale di 997.574 Teu. Anche il traffico di automobili ha superato le quantità pianificate, nonostante le instabilità del mercato automobilistico.