TRIESTE – L’Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli (ADM) in servizio al Porto di Trieste ha eseguito il primo “sdoganamento in mare”.
Si trattava di merci alla rinfusa per una acciaieria nazionale, con importazione di oltre 5000 tonnellate di “ghise gregge”. Lo sdoganamento in mare, o preclearing, consente (tramite un sistema di monitoraggio da remoto) di anticipare le attività per la presentazione l’accettazione delle dichiarazioni doganali rispetto all’arrivo della nave in porto. La procedura viene avviata durante la navigazione, con un miglioramento in termini di efficienza per chi riceve la merce, per l’armatore e per il porto di arrivo.
Le operazioni eseguite in mare consentono alle materie prime di essere inviate in modo rapido immediato verso lo stabilimento industriale. Alla Capitaneria di porto spetta il compito di controllare che le navi interessate dalla procedura procedano verso il porto di destinazione senza soste o deviazioni. Il monitoraggio viene eseguito con sistemi satellitari, radar e radio per il controllo del traffico marittimo, i cui esiti sono comunicati direttamente a ADM.