TRIESTE – Un’operazione condotta dalla Guardia di finanza di Trieste nel settore della nautica da diporto ha portato alla scoperta di 21 unità navali battenti bandiera estera ma nella disponibilità di cittadini italiani, che non le avevano dichiarate al fisco.
Il valore complessivo dei beni occultati al quadro RW della dichiarazione dei redditi supera i 2,5 milioni di euro, con sanzioni amministrative irrogate per oltre 77.000 euro.
I controlli, effettuati dal Reparto Operativo Aeronavale attraverso una lunga attività di osservazione sul traffico diportistico dell’Alto Adriatico, si sono concentrati sulle imbarcazioni immatricolate all’estero ma ormeggiate stabilmente nei porti turistici o custodite in cantieri e rimessaggi della regione. Si tratta di una pratica nota come “flagging out”, che consente di ridurre i costi grazie a regimi normativi più favorevoli in termini di assicurazione, sicurezza e tassazione. Tuttavia, per i residenti fiscali in Italia, la legge impone l’obbligo di dichiarazione di tali beni all’estero.
Grazie all’incrocio dei dati raccolti sul territorio con le banche dati in uso al Corpo, i finanzieri hanno accertato l’omessa dichiarazione da parte dei proprietari per una o più annualità fiscali. Le sanzioni, variabili tra il 3% e il 15% dell’importo non dichiarato per ogni anno, rappresentano un deterrente alla diffusione di pratiche elusive.