TRIESTE – Il cantiere croato “3 Maggio” di Fiume, ha iniziato la costruzione del primo dei due pontoni per il cantiere navale Viktor Lenac.
Un’ancora di salvezza dopo le notizie sui debiti accumulati dal colosso fiumano. Ma per poter procedere all’attività produttiva nel mese di settembre, il cantiere ha dovuto fondare una realtà parallela, una costola che potrà operare senza l’onere dei debiti pregressi, che per il primo semestre del 2023 ammontano a 3,17 milioni di euro (un milione in più rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso).
Il direttore del “3 Maggio”, Edi Kučan, ha assicurato che i pontoni saranno costruiti al più presto per rendere operativo il cantiere Viktor Lenac. Si tratta comunque di “un’iniezione di ottimismo”, ha dichiarato il direttore ai media croati, che potrebbe far ripartire l’attività complessiva, bloccata dalla direttiva europea che non permette ad un’azienda in difficoltà di contrattare nuove commesse. Ma già si sa che il cantiere “3 Maggio” (o la società che lo rappresenta) dalla nuova operazione dovrebbe incamerare ben sette milioni di euro. Il Viktor Lenac, in assenza dei pontoni si trova in difficoltà: la loro realizzazione permetterà di riprendere i progetti in fieri e di accettarne altri. Ricordiamo che il cantiere Lenac ha una collaborazione con la Marina militare degli Stati Uniti.
Questa intesa tra i due cantieri di Fiume potrebbe schiudere ad importanti commesse per il futuro. Le attività del “3 Maggio” sono state trasferite alla società affiliata “3 Maggio Fiume 1905” e ora si sta definendo la gestione degli spazi, continuando il lavoro di preparazione dei due pontoni per la Darsena del Lenac, per i quali verranno impiegate 3.800 tonnellate di acciaio. Le maggiori aspettative rimangono legate, invece, alla costruzione di incrociatori polari da spedizione, per i quali nella primavera di quest’anno è stata firmata una lettera di intenti. Un altro accordo che potrebbe realizzarsi è con la società rumena Grup Servicii Petroliere (GSP), per la costruzione di piattaforme di gas per l’INA (industria del petrolio), il cui bando di gara sta procedendo. GSP fa parte del gruppo privato Upetrom, specializzato nella fornitura di servizi integrati nel settore offshore del petrolio e del gas. Dalla GSP dicono di essere interessati anche a rilevare la proprietà della società affiliata del “3 Maggio”. Si sta discutendo di un possibile 51 per cento, ma i dettagli rimangono per ora blindati.