TRIESTE – Corre “ad alta velocità” l‘Interporto Padova. L’hub logistico veneto, leader nel panorama italiano del settore, anche nel 2021 ha fatto registrare una crescita a doppia cifra: +13% rispetto all’anno precedente nel numero dei treni a servizio del terminal intermodale (in totale 8.040) e un incremento del 10% nel computo delle unità intermodali movimentate.
Queste ultime nel corso dell’anno passato hanno raggiunto i 396.802 Teu. Interporto Padova spa conferma così l’importanza del proprio ruolo di nodo logistico, attraverso un risultato che premia la strategia di potenziamento e automazione del terminal avviata e perseguita in questi anni e che ha portato all’assegnazione, nel dicembre scorso a Milano, del premio “Logistico dell’Anno 2021”.
Soddisfazione per la performance ottenuta è stata espressa dal presidente, Franco Pasqualetti, che ha definito il risultato «molto significativo, perché nello scorso anno la logistica – e in particolare il traffico marittimo – ha subito non pochi scossoni e, tra questi, la difficoltà a trovare container da impiegare per i trasporti dall’estremo oriente e la crescita esponenziale del costo dei noli». «Perturbazioni al regolare andamento dei flussi nonostante le quali Interporto Padova – ha proseguito Pasqualetti – ha saputo fare meglio e crescere, grazie alla qualità e puntualità dei suoi servizi». «Ci confermiamo così – ha aggiunto – un elemento fondamentale per l’economia non solo della nostra provincia, ma di tutto il Nordest e nel 2022 puntiamo a rafforzarci ulteriormente».
In questo senso, Pasqualetti ha rimarcato l’importanza del potenziamento – che, ha anticipato, proseguirà ulteriormente quest’anno – del trasporto dei semirimorchi verso il Centro e il Nord Europa: un servizio – ha riferito il presidente che lo scorso novembre è stato nominato vicepresidente di UIR (Unione Interporti Riuniti) – sempre più richiesto, anche perché evita viaggi all’estero degli autisti con le complicazioni che la pandemia comporta e può rappresentare «una risposta all’aumento del costo dei carburanti, purtroppo anche di quelli green sui quali molte imprese stavano scommettendo».
Il riconoscimento ricevuto da Assologistica, Assologistica Cultura e Forma ed Euromerci va a premiare un percorso definito da Pasqualetti «lineare e coerente che Interporto ha intrapreso da anni, merito anche dei presidenti che mi hanno preceduto e che adesso ho il grande piacere di proseguire realizzando un progetto, quello dell’automazione del terminal, che ci vede pionieri in Italia».
Interporto Padova intende mantenere il suo ruolo con un programma di investimenti e interventi tecnologici di grande respiro, come conferma anche la recente presenza dei vertici dell’interporto padovano all’inaugurazione della Veneto Business House avvenuta nei giorni scorsi alla Camera di Commercio Italiana a Dubai.
«Dubai è un importante centro logistico dell’area: basti ricordare la zona franca di Jebel con i suoi oltre 250 magazzini logistici che coprono una superficie di 1,5 milioni di mq e servono 50 paesi e gli Emirati sono un partner commerciale ed economico importante per le aziende venete e di tutto il Nordest» ha concluso Pasqualetti, evidenziando come lo scalo si ponga al servizio dei traffici in import e soprattutto in export.