TRIESTE – Trieste Marine Terminal, società che gestisce il Molo VII del porto, passerà per l’80% nella mani di MSC.
La notizia, già anticipata nei mesi scorsi, è stata confermata dall’azionista TO Delta, che divide oggi la quota al 50% con TIL (Terminal Investment Limited) società del Gruppo di Gianluigi Aponte, con la quale MSC partecipa agli investimenti nei terminal marittimi.
Restano da definire alcuni passaggi burocratici, ma l’accordo era già stato raggiunto nei mesi scorsi, tanto che ne era stata informata anche l’Autorità portuale di Trieste. Proprio nel porto del Friuli Venezia Giulia sono attesi investimenti importanti sul Molo VII, in una sinergia pubblico-privata di rara portata a livello europeo. Sta infatti per partire un’operazione (del valore di 100,5 milioni di euro) per l’ammodernamento e il miglioramento del molo, finanziata dallo Stato tramite il Fondo complementare legato al PNRR. Sul fronte privato, invece, la società si è impegnata negli anni scorsi al raddoppio della superficie del molo, ridimensionando poi gli interventi ad un allungamento, con l’acquisto di nuove gru di banchina e nuove gru di piazzale. Il tutto entro due anni. Il nuovo accordo con l’Authority prevede, invece, che il raddoppio del molo che ospita il terminal contenitori del porto di Trieste inizi nel 2043, per concludersi con l’effettiva operatività nel 2065.
La conferma del passaggio di quote è stata attestata da Antonio Maneschi, erede di Pierluigi, scomparso a maggio del 2019.
«Una premessa è doverosa: l’operazione societaria non è conclusa, restano ancora dei passaggi formali da adempiere per la sua finalizzazione. TMT ha in programma l’espansione del terminal, un progetto che in termini di investimenti privati non ha precedenti nella storia della portualità italiana. L’operazione societaria (con il gruppo MSC che sale all’80%) è necessaria a strutturare TMT nel modo più consono ad affrontare le sfide future» ha detto Maneschi rispondendo alla testata di settore Shpping Italy.
«Gli accordi tra gli azionisti restano quelli in essere e sono quelli tipici di una joint venture caratterizzata da una comune visione strategica dei soci» ha spiegato Maneschi.
Resterà al suo posto l’attuale management, con l’amministratore delegato Stefano Selvatici. «Il management di TMT non è mai stato messo in discussione ed è stato confermato per gestire le importanti sfide future» ha precisato ancora Maneschi. «Questa operazione permetterà al gruppo T.O. Delta da un lato di sostenere il progetto di espansione di TMT, dall’altro di sviluppare le attività intermodali, in particolare quelle facenti capo a Trieste, rivelatesi un fondamentale volano per lo sviluppo del nostro terminal».
Resta da capire, ma a questo punto si tratta quasi di un dettaglio, quale sarà la nuova composizione del consiglio di amministrazione, che oggi prevede tre consiglieri a nomina TO Delta e due a nomina TIL-MSC.
La decisione del Gruppo svizzero è in linea con quanto sta accadendo su molti altri fronti, dove Aponte e suoi uomini stanno intervenendo con investimenti pesanti, dopo due anni d’oro per i traffici delle Compagnie marittime. Una nuova linea aerea, l’implementazione degli impegni sull’intermodale, servizi di rimorchiatori e l’interesse per ITA Airways, sono i passi più importanti che MSC sta compiendo per espandere le proprie attività, tra le quali va citata quella crocieristica, che a Trieste consiste anche nella gestione (in società con Costa) della Stazione marittima.