TRIESTE – Le “sorprese” geologiche annunciate a novembre da 2TDK, società di Stato slovena che gestisce il progetto, ritarderanno la consegna dei lavori sul raddoppi o della linea ferroviaria tra Capodistria e Divaccia.
A comunicarlo è la stessa 2TDK che ha fatto riferimento al ritrovamento, lungo il percorso di scavi, di numerose grotte carsiche, per superare le quali saranno necessari viadotti sotterranei.
È probabile che la data di consegna lavori, prevista per la fine del 2025, slitti almeno a marzo del 2026.
L’opera è molto attesa per incrementare l’accessibilità ferroviaria al porto di Capodistria, che continua a macinare traffico e che necessità di nuove strutture di collegamento per gli itinerari verso l’Est e il Centro Europa.
Per affrontare la situazione legata ai fenomeni carsici, ribadisce 2TDK in una nota, sarà necessario costruire ponti lunghi 30-40 metri nelle grotte, in condizioni particolarmente impegnative.
“Si tratta di costruzioni speciali in galleria, per le quali è stato necessario effettuare numerose ricerche e analisi prima di poter progettare i ponti, la cui realizzazione richiede tempo, poiché si tratta di un esempio unico nelle costruzioni in Slovenia” spiega 2TDK.
Alla fine di settembre 2024, inoltre, erano stati segnalati alcuni movimenti dell’intero pendio sopra l’imbocco del tunnel T1 (nella valle Glinščica- Val Rosandra), verificatisi negli ultimi due anni. Per questo motivo sono state prese misure preventive e misurazioni per monitorare la situazione al fine di garantire ulteriore sicurezza. Si tratta di un intervento che inciderà sulle tempistiche di esecuzione dei lavori nell’area.
“Segnaliamo che meno del 2% dell’intero terreno dell’intero tracciato del secondo binario è stato studiato geologicamente, cioè più che in progetti infrastrutturali comparabili, e tutto il resto è un’incognita che può essere scoperta solo durante la costruzione o durante l’esecuzione dei lavori. Nelle costruzioni e soprattutto nei grandi progetti infrastrutturali, soprattutto se si estendono a più di 100 metri di profondità, è impossibile prevedere in anticipo tutte le condizioni geologiche, soprattutto in ambienti complessi e dinamici come i terreni carsici” aggiunge 2TDK.
Entrambi i fenomeni naturali imprevisti (grandi grotte carsiche che richiedono strutture sotterranee e spostamenti a Glinščica) influenzeranno i tempi di costruzione dell’intero progetto, poiché nei tunnel sono ancora in corso le indagini sui terreni di fondazione e la necessaria documentazione progettuale per i piani di attuazione. Nella valle Glinščica sono ancora in corso ulteriori indagini geologiche, geomeccaniche e idrologiche. “2TDK sta facendo ogni sforzo per garantire che la data di completamento non venga ritardata di più di qualche mese. Ci aspettiamo dall’appaltatore un calendario dettagliato entro quattordici giorni, che tenga conto della situazione imprevista dei fenomeni carsici e che allo stesso tempo consenta il trasporto della linea nel marzo 2026” si legge ancora in una nota della società slovena.
2TDK ha approfittato della comunicazione anche per chiarire come le condizioni geologiche imprevedibili costituiscono un motivo legittimo per prorogare i termini di costruzione e, mentre sono previste penalità contrattuali per ritardi ingiustificati da parte dell’appaltatore. Ad oggi, 2TDK ha addebitato all’appaltatore della Sezione 2 una penale contrattuale per un importo di 4,6 milioni di euro.
“La società 2TDK è a conoscenza dei problemi finanziari dell’impresa turca Yapi Merkezi, ricordiamo che su questo argomento hanno già parlato i media sloveni e stranieri. Secondo le nostre informazioni e assicurazioni da parte dell’imprenditore turco Yapi Merkezi, del ministro dei Trasporti turco e anche della banca principale dell’unione bancaria in Turchia, i problemi finanziari si stanno risolvendo. Secondo Yapi Merkezi l’accordo di ristrutturazione del debito con le banche turche è già stato firmato” conclude la nota.