TRIESTE – L’Ucraina ha iniziato a esportare da qualche mese grano attraverso i porti marittimi croati.
Fonti di Kiev confermano che l’obiettivo è quello di espandere le rotte di esportazione, evitando gli scali sul Mar Nero, bloccati da tempo.
Già il ministro degli Esteri, ucraino, Dmitro Kuleba, durante la sua visita a Zagabria alla fine di luglio, aveva dichiarato che l’Ucraina e la Croazia avevano concordato la possibilità di utilizzare i porti croati sul Danubio e sull’Adriatico per l’esportazione del grano ucraino. Per lo scalo di Fiume, che ultimamente ha avviato una serie di grandi investimenti infrastrutturali, questa è sicuramente una grande opportunità. Si punta a realizzare tra l’altro un grande silos per i cereali.
«Il grano ucraino è già stato esportato attraverso i porti croati. Siamo grati per questa opportunità – ha dichiarato il vice primo ministro ucraino Yulija Sviridenko – . Siamo pronti a svilupparlo ampliando le possibilità del corridoio. Crediamo che questa via logistica svolgerà un ruolo importante nel commercio bilaterale tra i nostri Paesi anche dopo la guerra». Yulija Sviridenko non ha detto quanto grano ucraino sia già stato spedito attraverso i porti croati.
Il primo ministro croato Andrej Plenković, però, ha detto di non volere problemi: «La Croazia è esclusivamente un paese di transito del grano ucraino». Il che significa che il prodotto non si fermerà in Croazia, l’importazione è esclusa come in altri Paesi dell’Unione europea che hanno deciso di estendere l’embargo sulle importazioni di prodotti alimentari dall’Ucraina.
La Polonia, l’Ungheria e la Slovacchia hanno deciso di introdurre un divieto unilaterale sul grano ucraino ed altri prodotti provenienti da quel paese, e Plenković ha affermato che «è ovvio che questi paesi abbiano notato che parte di quel grano è stato immesso sul loro mercato».
Sono Paesi che hanno risposto alla decisione dell’UE di aiutare l’Ucraina creando un corridoio di solidarietà. Plenković, solo pochi giorni fa, ha affermato che il presidente ucraino Volodymyr Zelenskiy e i ministri ucraini sono stati chiaramente informati che «la posizione e il desiderio della Croazia è quello di essere un paese di transito, non un paese dove arriveranno enormi quantità di grano a buon mercato dall’Ucraina, in modo da mettere in difficoltà gli agricoltori».