TRIESTE – Sta per prendere in via la produzione di idrogeno al porto di Duisburg.
L’elettrolizzatore necessario per il processo chimico è già in costruzione. Già ad aprile, le molecole d’acqua saranno scisse in gas di idrogeno e ossigeno con l’aiuto dell’elettricità.
Il sistema è stato realizzato dall’azienda statunitense Plug Power, che ha aperto il suo centro europeo di servizi e logistica sul sito di duisport – società che possiede il 15% di Interporto Trieste – solo due anni fa. Il centro comprende una parte dedicata all’innovazione con laboratori e un dipartimento di assistenza tecnica per i clienti, una struttura di monitoraggio, diagnostica e supporto tecnico, un generatore di idrogeno “verde” con un’infrastruttura di elettrolizzatori, un centro di spedizione, innovazione e logistica e una sala per la formazione.
Sui 13mila metri quadrati affittati da Plug Power sono già visibili una cabina di trasformazione e un’imponente unità di compressione, oltre ad alcune recinzioni. Ma a breve arriverà anche il pezzo forte: l’elettrolizzatore, che produrrà 420 chili di idrogeno al giorno. «Non è molto, ma per ora dovrebbe essere sufficiente per noi», dice il direttore del cantiere Robert Zalinski. Per fare un confronto, il previsto impianto di thyssenkrupp Steel, richiederà quasi 400 tonnellate di idrogeno al giorno per la produzione di acciaio.
L’elettrolizzatore sarà in funzione 24 ore su 24 e l’idrogeno prodotto sarà immagazzinato, imbottigliato e utilizzato direttamente sul posto per il funzionamento del capannone “Plug Power”. Qui sono già in funzione tre carrelli elevatori alimentati a idrogeno. In un secondo momento si prevede di rifornire anche un furgone di allestire un piccolo impianto di stoccaggio.