TRIESTE – La Cina è diventata il più grande armatore del mondo per tonnellaggio lordo.
A sottolineare l’ultimo rapporto degli inglesi di Clarkson Research sono stati gli stessi funzionari di Stato cinesi, dopo che la Grecia ha lasciato il primo posto in classifica.
In realtà la Grecia resta in vantaggio sulla “portata lorda”, che identifica la capacità di carico, ma il dato resta significativo per indicare la crescita del Dragone nel trasporto marittimo mondiale.
Sempre secondo Clarkson, la flotta cinese si attesta sui 249,2 milioni di tonnellate lorde, mentre la Grecia si fremerebbe a 249 milioni. Terzo il Giappone a 181 milioni, con Stati Uniti e Corea del Sud a 66 milioni di tonnellate lorde ciascuno. Scende in classifica la Germania.
Come accennato, però, la Grecia resta al comando per capacità di carico complessiva (423 milioni di tonnellate) e una quota di mercato del 18%, soprattutto grazie alle navi cisterna (25% della quota di mercato specifica) e alle navi per il trasporto di gas naturale liquefatto (21% del mercato).
Secondo l’analisi di alcuni media internazionali di settore, e sulla base delle dichiarazioni ufficiali dei funzionari cinesi, la Cina rappresenta attualmente il 22% delle esportazioni globali e il 33% delle esportazioni via container. Il colosso asiatico sta costruendo navi portarinfuse in seguito all’aumento delle importazioni di cereali e carbone e di materie prime. Le due principali compagnie di navigazione cinesi, COSCO e China Merchants, inoltre, sono cresciute concentrandosi sulle portacontainer, il che spiegherebbe il gap tra il tonnellaggio e la stazza.
Gli armatori greci, inoltre, sono più attivi nel mercato dell’usato, comportamento che avrebbe favorito la Cina. Il rapporto di Clarkson, infine, attira l’attenzione sulle variabili della decarbonizzazione del trasporto marittimo e sulla composizione del mercato armatoriale, che definiranno in parte il futuro del settore.