TRIESTE – Il magnate tedesco Klaus-Michael Kühne ha rivelato di pensare ad un’offerta per rilevare la maggioranza di HHLA, società che gestisce la gran parte dei terminal al porto di Amburgo e che a Trieste controlla la Piattaforma logistica.
La dichiarazione è stata fatta nei giorni scorsi durante un’intervista all’Hamburger Abendblatt. Kühne, che oltre ad essere proprietario del Gruppo Kühne-Nagel detiene circa un terzo della Compagnia di navigazione Hapag Lloyd e oltre ad una partecipazione in Lufthansa, ha criticato la gestione del porto.
Il riferimento è stato alle ultime statistiche rese pubbliche da HHLA, che non lasciano intravvedere un futuro roseo: ricavi a -6,7% e container a -14,6% per i risultati di Gruppo.
Kühne si è detto “seriamente preoccupato per il porto” che, sempre secondo uno degli uomini più ricchi di Germania “… è mal gestito e non può tenere il passo con la concorrenza di altri porti”. Da qui l’ipotesi di fare un’offerta per rilevare la maggioranza di HHLA.
Il cda dell’azienda ha subito dichiarato di non aver ricevuto alcuna proposta in tal senso, ma si è mossa anche la politica che, per bocca di Dirk Kienscherf, presidente del gruppo parlamentare SPD, sembra non aver gradito le critiche. “Grazie per l’offerta, signor Kühne, ma non ci sarà alcuna svendita di HHLA” ha scritto Kienscherf sul suo profilo X (o Twitter che di si voglia). “Se il signor Kühne vuole davvero fare qualcosa per Amburgo, ci sono sicuramente molte altre opzioni sensate…” ha aggiunto.
Il gruppo HHLA gestisce oggi molti terminal del porto di Amburgo (ma non tutti) e la stessa HHLA è posseduta della città di Amburgo (ma in comproprietà). Una struttura ibrida che, secondo alcuni in Germania, non consente un adeguato sviluppo dello scalo, il quale – al pari di altri porti lungo i fiumi – dovrà sempre più fare i conti (come di recente ricordato anche dal presidente dell’Autorità portuale di Trieste, Zeno D’Agostino) con l’abbassamento del livello delle acque.