CAPODISTRIA – Dimitrij Zadel non sarà più a capo del Consiglio di amministrazione di Luka Koper, a partire dal 15 novembre.
La decisione è frutto di un accordo tra lo stesso presidente Zadel e il Consiglio di sorveglianza della società che gestisce il porto di Capodistria. Assieme a lui se ne vanno altri due membri del cda, in attesa che venga nominato il suo sostituto, la cui scelta è stata affidata ad un’agenzia esterna.
La decisione presa a fine ottobre era già stata ipotizzata nei mesi scorsi, nell’ambito delle decisioni affidate alla politica. Luka Koper, lo ricordiamo, è controllata dallo Stato sloveno (51,00 %) e dal Fondo sovrano sloveno (11,13 %) oltre ad una piccola quota in capo al Comune di Capodistria (3,14 %).
“Il Consiglio di sorveglianza ritiene che i suddetti membri del Consiglio di amministrazione abbiano svolto bene i loro compiti, ma a causa di differenze concettuali nella strategia di sviluppo futuro, la società ha bisogno di una nuova gestione”. Questa la spiegazione ufficiale rilasciata per gli azionisti.
Il porto di Capodistria, in continua espansione, punta a confermarsi come riferimento per l’Alto Adriatico in chiara competizione con il porto di Trieste. A fine anno Luka Koper probabilmente supererà il milione di Teu movimentati, mentre si conferma ai vertici tra gli scali del Mediterraneo per il traffico di automobili.
Resta il punto interrogativo per quanto riguarda i collegamenti ferroviari, finora punto debole del futuro sviluppo per lo scalo. I lavori di raddoppio della linea verso Divaccia, però, dovrebbero essere in grado di sanare la situazione. Nel frattempo Luka Koper ha annunciato un nuovo terminal per i camion (dopo avere ampliato i gate dedicati) e la possibilità di smaltire velocemente i fanghi ottenuti dai dragaggi, grazie all’approvazione del Piano dello spazio marittimo, adottato dopo una direttiva UE del 2014. Di fine giugno, invece, l’annuncio di fine lavori per l’estremità Sud del Molo I, allungata di 100 metri.  

Zadel, ingegnere meccanico, era stato nominato a fine dicembre del 2017 con mandato quinquennale. In precedenza aveva occupato posti di vertice nell’azienda Trgoavto d.o.o (responsabile delle vendite di veicoli commerciali) e nel gruppo petrolifero OMV: è stato direttore della OMV Slovenija d.o.o. e responsabile della ristrutturazione e riorganizzazione delle filiali OMV in Croazia, Bosnia-Erzegovina e Italia.